Un altro dolce che rappresenta in pieno la Regione Abruzzo, contadina e povera, è senza dubbio “il caggionetto”, in dialetto “li caciunitt”, specialmente nella Tradizione Teramana
Su una spianatoia versate a fontana la farina e aggiungete in successione zucchero, uova, olio evo e vino.
Lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e sodo, che va steso per ottenere sfoglie molto sottili.
Dopodiché si procede con la preparazione del ripieno, che in realtà può essere fatto anche il giorno prima.
Mettete a lessare le mandorle, spellate e poi tostate al forno. Una volta pronte tritate finemente, aggiungete il miele (sciolto a bagnomaria), amalgamate tutto e fate riposare il composto per almeno 24 ore
riepite il caggionetto come se fosse un raviolo e friggere in olio evo fino alla doratura, quando sono gonfi, aggiugateli in carta ssorbente e spargete zucchero a velo
( ricetta inviata da un nostro collaboratore)
Mettete in ammollo i ceci per 24 ore, poi fateli cuocere fino a che non saranno teneri, quindi passateli e disponete il composto ottenuto in una ciotola.
Aggiungete cacao amaro, miele, mosto cotto e tutti gli aromi.
Mescolate il tutto e lasciate riposare per 24 ore.
Una volta steso l’impasto in sfoglie sottili, usando apposite formine o un bicchiere, si ricavano dischetti o quadratini di circa 4 o 5 centimetri di diametro che vanno farciti con una pallina di ripieno e poi ripiegati fino a ricavare dei triangoli.
I “caggionetti”, a questo punto, vanno fritti in olio evo ben caldo in una padella alta.
Una volta dorati vanno estratti dall’olio e messi a scolare su carta assorbente.
Per completare spolverizzarli con zucchero a velo.
( ricetta inviata da un nostro collaboratore)
Sgusciare le castagne, lessarle e ridurle in purea con il passaverdure.
Far sciogliere il miele, versarlo in una terrina ed unire le castagne e tutti gli altri ingredienti, creando un composto ben legato che verrà messo a riposare in frigorifero per almeno una giornata.
Per realizzare la sfoglia, unire la farina che occorrerà al vino ed all’olio, formando il panetto e, successivamente, tirandola molto molto sottile.
Su una spianatoia versate a fontana la farina e aggiungete in successione zucchero, uova, olio evo e vino. Lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e sodo, che va steso per ottenere sfoglie molto sottili.
Dopodiché si procede con la preparazione del ripieno, che in realtà può essere fatto anche il giorno prima.
Sulla sfoglia tirata si pone il ripieno deve essere grande come un cucchiaino da the, si ricopre e si taglia a forma di mezzaluna come se fosse un raviolo ( vedi figura a fianco )
Friggere in olio, i caggionetti vanno tolti non appena si saranno gonfiati.
Far asciugare bene su carta assorbente e spargete su di essi con una spolveratina di zucchero a velo. ( ricetta inviata da un nostro collaboratore)
Ingredienti
Preparazioni
Su una spianatoia versate a fontana la farina e aggiungete in successione zucchero, uova, olio evo e vino.
Lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e sodo, che va steso per ottenere sfoglie molto sottili.
Dopodiché si procede con la preparazione del ripieno, che in realtà può essere fatto anche il giorno prima.
Mettete a lessare le mandorle, spellate e poi tostate al forno. Una volta pronte tritate finemente, aggiungete il miele (sciolto a bagnomaria), amalgamate tutto e fate riposare il composto per almeno 24 ore
riepite il caggionetto come se fosse un raviolo e friggere in olio evo fino alla doratura, quando sono gonfi, aggiugateli in carta ssorbente e spargete zucchero a velo
( ricetta inviata da un nostro collaboratore)
Mettete in ammollo i ceci per 24 ore, poi fateli cuocere fino a che non saranno teneri, quindi passateli e disponete il composto ottenuto in una ciotola.
Aggiungete cacao amaro, miele, mosto cotto e tutti gli aromi.
Mescolate il tutto e lasciate riposare per 24 ore.
Una volta steso l’impasto in sfoglie sottili, usando apposite formine o un bicchiere, si ricavano dischetti o quadratini di circa 4 o 5 centimetri di diametro che vanno farciti con una pallina di ripieno e poi ripiegati fino a ricavare dei triangoli.
I “caggionetti”, a questo punto, vanno fritti in olio evo ben caldo in una padella alta.
Una volta dorati vanno estratti dall’olio e messi a scolare su carta assorbente.
Per completare spolverizzarli con zucchero a velo.
( ricetta inviata da un nostro collaboratore)
Sgusciare le castagne, lessarle e ridurle in purea con il passaverdure.
Far sciogliere il miele, versarlo in una terrina ed unire le castagne e tutti gli altri ingredienti, creando un composto ben legato che verrà messo a riposare in frigorifero per almeno una giornata.
Per realizzare la sfoglia, unire la farina che occorrerà al vino ed all’olio, formando il panetto e, successivamente, tirandola molto molto sottile.
Su una spianatoia versate a fontana la farina e aggiungete in successione zucchero, uova, olio evo e vino. Lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e sodo, che va steso per ottenere sfoglie molto sottili.
Dopodiché si procede con la preparazione del ripieno, che in realtà può essere fatto anche il giorno prima.
Sulla sfoglia tirata si pone il ripieno deve essere grande come un cucchiaino da the, si ricopre e si taglia a forma di mezzaluna come se fosse un raviolo ( vedi figura a fianco )
Friggere in olio, i caggionetti vanno tolti non appena si saranno gonfiati.
Far asciugare bene su carta assorbente e spargete su di essi con una spolveratina di zucchero a velo. ( ricetta inviata da un nostro collaboratore)